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Nel mondo del recupero crediti vengono utilizzati molti termini tecnici, acronimi e formule che possono confondere anche chi ha un po’ di esperienza.
Con questa rubrica ti aiutiamo a fare chiarezza, partendo dai concetti più ricorrenti fino a quelli più strategici. Perché conoscere il significato delle parole è il primo passo per prendere decisioni più consapevoli, evitare errori costosi e muoversi con sicurezza tra accordi, solleciti e numeri da interpretare.
1. Piano di Rientro (PdR)
Un piano di rientro (PdR) è, a tutti gli effetti, un accordo bonario tra creditore e debitore. Invece di pretendere il pagamento immediato e integrale del debito, il creditore accetta che il debitore rientri gradualmente attraverso rate programmate, con scadenze e importi chiari.
Questa soluzione è molto usata nelle fasi stragiudiziali del recupero crediti: è più veloce, meno costosa e, spesso, più efficace di una causa legale. Per funzionare, però, richiede impegno da entrambe le parti e una certa dose di fiducia.
Quando è utile?
- Quando il debitore riconosce il debito e vuole collaborare.
- Quando l’importo è gestibile con un piano a medio termine.
- Quando l’obiettivo è evitare contenziosi e accelerare il recupero.
Un buon piano di rientro può includere anche clausole di garanzia, ad esempio l’emissione di cambiali o l’adesione a un protocollo di impegno formale.
2. Decadenza dal Beneficio del Termine (DBT)
Dietro questo nome tecnico si nasconde un principio molto pratico: se il debitore non rispetta il piano di rientro, il creditore può chiedere l’intero importo residuo in un colpo solo.
Si tratta di una clausola contrattuale, solitamente prevista in fase di accordo, che serve da leva per mantenere il debitore motivato a rispettare le scadenze.
In parole semplici: se anche solo una rata viene saltata senza giustificazione, il creditore può far “saltare il banco” e avviare un’azione più incisiva, anche giudiziaria, per il recupero immediato dell’intero debito residuo.
Perché è importante?
- Rende il piano di rientro più vincolante.
- Protegge il creditore da ritardi strumentali.
- Fa chiarezza sulle conseguenze dell’inadempimento.
È una forma di tutela fondamentale, specie in caso di debitori incostanti o in difficoltà.
3. Sofferenza
Quando una banca o una società finanziaria parla di “sofferenza”, non si riferisce a un’emozione… Ma a un credito problematico.
Un credito in sofferenza è un credito che viene considerato difficilmente esigibile, e viene quindi segnalato come tale nelle centrali rischi (come la CRIF o la Centrale Rischi della Banca d’Italia).
Cosa comporta per il debitore?
- Difficoltà ad accedere ad altri finanziamenti.
- Peggioramento del proprio rating creditizio.
- Un impatto negativo sulla reputazione finanziaria.
Per questo motivo, avere una sofferenza a proprio carico non è una semplice questione di ritardo nei pagamenti: è un segnale d’allarme forte per il sistema finanziario e per i futuri partner commerciali.
Anche per il creditore, la classificazione di un credito come “sofferenza” implica che il recupero sarà complesso, e che le strategie da adottare dovranno essere molto più strutturate.
4. Mandato all’Incasso (MI)
In certi casi, il creditore decide di non gestire direttamente il recupero del credito, ma di affidarlo a una società esterna specializzata, come CallMia. Questo avviene attraverso un mandato scritto, che autorizza il recuperatore ad agire per nome e conto del creditore.
Perché affidarsi a un mandato all’incasso?
- Si risparmia tempo e risorse interne.
- Si delega la gestione a chi ha competenze specifiche e strumenti adeguati.
- Si mantiene un approccio professionale e conforme alla normativa.
Il mandato all’incasso è diverso dalla cessione del credito: il creditore mantiene la titolarità del credito, ma ne affida l’esecuzione a un soggetto terzo.
Il potere delle parole (giuste)
Comprendere i termini del recupero crediti non è solo una questione di precisione: è il modo migliore per tutelare il tuo lavoro, difendere la tua liquidità e prevenire brutte sorprese.
Noi di CallMia siamo al tuo fianco per aiutarti a fare chiarezza, passo dopo passo perché conoscere è il primo vero modo per proteggere. E se cerchi un supporto concreto nella gestione dei tuoi crediti, contattaci: siamo qui per fare la differenza, non solo con le parole!
